POSSAGNO

Le montagne di Possagno: sopra il colle di San Rocco, tanto caro ai Possagnesi, le cime dell’Archeson, del Coccaor e del Palòn.  L’economia montana, per secoli, ha consentito al piccolo paese di vivere con i prodotti dell’alpeggio (latte, burro, formaggi, ricotta…), con le castagne e i piccoli frutti del bosco,

Il Tempio di Possagno è la chiesa parrocchiale del paese. Costruita su disegno architettonico di Antonio Canova, venne terminata nel 1830 e consacrata due anni dopo. Unisce tre edifici religiosi diversi: il Partenone di Atene (il colonnato), il Pantheon di Roma (il corpo cilindrico) e la basilica cristiana (l’abside). Dentro ci sono opere dello stesso Canova: oltre alla Tomba, il suo Autoritratto in marmo, la Pietà, la Pala dell’Altare dedicata alla Deposizione, i bassorilievi sopra le porte laterali dedicati a scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.  Nell’area esterna, l bellissimo sagrato in cògoli del Piave, neri a bianchi, l’ampio piazzale e il larghissimo stradone sono opere di metà Ottocento, dell’architetto feltrino Giuseppe Segusini.  Poco distante dal Tempio, la torre campanaria (architetto Martignago, di Asolo) e il Collegio Canova, la prima scuola pubblica gratuita tra Piave e Brenta (1857).

La Casa natale dell’artista e la Gipsoteca (raccolta di gessi) sono le due sezioni del Museo Antonio Canova (1757-1822) di Possagno: vi sono raccolti quasi tutti i modelli originali in gesso, i bozzetti in terracotta, i dipinti a olio e a tempera. La collezione delle statue è esposta nell’ala più antica (1834) progettata da Francesco Lazzari e, dal 1957, nell’ala nuova progettata dall’architetto Carlo Scarpa.

Il Giardino col Brolo di Casa Canova, uno dei luoghi più suggestivi tra Piave e Brenta. E’ un piccolo scrigno di cespugli, rose, alberi da frutto, piante esotiche, voluto e costruito, a metà dell’Ottocento, dal vescovo Giovanni Battista Sartori, fratello di Canova e suo erede universale: è allo stesso Sartori che si devono la costruzione del Tempio, della Gipsoteca, del Collegio Canova, dello stradone e del sagrato del Tempio, del Ponte di Crespano e della Strada pubblica del Molinetto